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1. |
Basurolo
03:28
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i can see the fire
in your deepest desire
this is just a game
and you should know
how to play
leva le mani di tasca e
cazzo guardami in faccia
tu non sai con chi parli
almeno renditi conto
puedo ver el fuego
en tu sentimiento
esto es solo un juego
y tienes que aprenderlo
y tú crees que es gratis
basurolo Huamalfi
pagame lo que debes
c0nch4 tu m4dr3
tö fò i má de scarsèla, docá
árdem in d'ol müs
te set mía con chi
che te set dré a parlá
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2. |
Rhetorical Question
02:49
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Llevo mucho tiempo buscando
y no la encuentro
it's just a rhetorical question.
Ich bin noch nicht einverstanden,
was müsste ich warten,
nur eine rhetorische Frage.
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3. |
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it's so late at night
it's almost 4 o' clock
she doesn't have a phone
I don't know what to do
where she is now?
is everything safe?
how many people are around her?
did she fall into the river?
is the town destroyed?
is she still in town?
i'm afraid something bad happened
is Jëkoff around here?
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4. |
El Paso
02:08
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5. |
Parque El Olivar
06:44
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Al prossimo incontro rideremo insieme di questo brano sintetico, che ti obbligo ad ascoltare, che imiteresti con la voce.
Ti starai rivoltando tra tutte le bandiere che vuoi, e che ti avvolgono in una fiaba esaltante e surreale che meriteresti.
Chissà quali climi hanno lavato il tuo andar via. Una siccità aprí crepe nel buio nell'humus nel ghiaccio nel vuoto e lí dentro
i temporali ci sciolgono la tua cenere, che sprofonda fino a legarsi con atomi del Cid Campeador.
Forse la distanza mi ha abituato alla tua assenza, e io posso colmarla con giochi inventati in cirillico forse.
La tua miccia sta bruciando per un altro giro del mondo, starai guardando quali conseguenze hai provocato mentre c'eri.
In qualche modo eri un tipo faticoso, volubile e forte, e in molti abbiam goduto dei tuoi strattoni.
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dietro a Vancouver c'è il parque del olivar
sì, anche a Cipro c'è il parque del olivar
da qualche parte in Etiopia ci sarà anche lì il parque del olivar
ci vediamo in Val Taleggio in cerca del parque del olivar
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6. |
La Paliza de la Vida
03:54
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Da piccolo, a casa mia, a causa delle scelte di mio papà, non si ascoltavano certi mostri sacri del rock, come Bruce Springsteen, come i Rolling Stones, robe così, insomma, tipo gli U2… Gli U2 soltanto tre canzoni, c’era Sunday Bloody Sunday, I still haven’t found what I’m looking for, With or without you, poi c’era Desire ecco, poi c’era anche Who’s gonna ride your wild horses… sì, canzoni carine, che però ci han torato, imperialismo musicale. Noi ci siam persi questa cosa, la lotta tra il bene e il male - Beatles e Rolling Stones. Tanto di guadagnato, perché noi nel frattempo ripassavamo piuttosto iI combat rock de Clash, ma non dico Janis Joplin, però… i Velvet Underground, vorrei qui menzionare la mia top five o top cinque qual dir si voglia, i Wall of Voodoo, l’unica ca… gruppo vabé americ… vabé, gli Ultravox, Distant Smiles, the Frozen Ones, sono
Indimenticabili, irripetibili, inestimabili, inesorabili, irreparabili, irrimediabili.
Si ma io non mi lamento, eh, grazie a questo scambio generazionale io ho cominciato la mia grande paliza de la vida, voglio dire, che è la vita che ci pialla, ci piastra, ci forgia, ci stronca, ci taglia giù con l’accetta una bella maschera fatta di un materiale che ci rovina la pelle, ce la irrita, perché uno si rende conto di avere i piedi piatti, i brufoli fino a quarant’anni, le ascelle che puzzan di vecchio, la scoliosi, la cifosi, la scatarratta. Però grazie a questo piallare, questo forgiare, questa forgiatura io ho ricevuto una maschera che è simulacro di identità, che solo io ho, solo io posso avere, non è interscambiabile con alcuno. Eh, e in effetti è questa paliza de la vida che fa un po’ male, però, eh eh, sono screzi, graffi, scorribande, goduriose della vita che ci mettono con la sgorbia questa maschera sulla faccia.
Indebolita, incastonata, Imperniata, impregnata, imperniata, imbacuccata, imballata indebolita, incastonata, impergolata
Tu giassài, la paliza de la vida. And I still haven’t found what I’m looking for. Too mich pain intoxication. Tu giassài la paliza de la vida. I can live with or without you. Tu giassài la paliza de la vida. Hea hea hea hea. Hea hea hea hea.
Beh, grazie alla paliza per questa vita, cioè volevo dire grazie alla vita per questa paliza, grazie allo scambio generazionale, alle gonfie vele gonfie, al tutto sommato, alle ascelle che puzzan di vecchio, sì, perché filosoficamente sono stati il mezzo della vita per rifilarmi questa identità. Eh, ma, voglio dire, faceva un po’ male, mi sono un po’… sono un po’ spanato, perché, cioè, è una paliza, e siccome fa male, perché è una paliza!
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7. |
Pipas de Martë
05:35
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8. |
Perversa
04:28
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9. |
Rë
06:27
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10. |
One-Hit-Song
03:12
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11. |
Mi Mundo
04:02
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12. |
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Jëkoff Sedofski Zurich, Switzerland
What began as a musical experiment develops into the story of Jëkoff Sedofski, a myth that allows itself to be told through
the relentless loud sounds.
Their newest album called “Non sono un robot_” (2023) where the musical evolution of the band is delightfully exposed with 6 fresh tracks. This new production brings us a mix of powerful reefs, ironic lyrics and explosive rhythms.
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